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Aspetti deteriori, non solo del trovastino,ma anche degli abitanti del circondario
Zoff, Gentile, Cabrini, Oriali, Collovati, Scirea ....
La stagione venatoria
Pino & Gino
"UNA GIORNATA “DIVERSA”

The single brothers
- Gigino superstar -

Aspetti deteriori,
non solo del trovastino,
ma anche degli abitanti del circondario

Tendezialmente, eccetto rari ma documentati casi, il Trovastino è mediamente di animo buono, disponibile ed accondiscendente.

Una peculiarità però fa degenerare improvvisamente e, per fortuna in modo reversibile, la psiche del Trovastino (e limitrofo) medio: la raccolta dei funghi.

Occorre fare una doverosa premessa. Alcuni atteggiamenti di riservatezza su tale pratica sono forse riconducibili alle condizioni economico-alimentari dei decenni passati. Ad inizio '900, ed anche prima, trovare ed accapparrarsi una buona dose di funghi poteva voler dire garantire un pasto alla propria famiglia, pertanto atteggiamenti ostili e di rivalità sono quanto mai giustificabili se rappportati a tali epoche.
Attualmente, ringraziando la Provvidenza, sono pressocché nulli i casi di indigenza quindi, a rigor di logica, la raccolta di funghi è un'attività che si svolge per passatempo o per respirare aria buona piuttosto che per garantire, come detto, un pasto. Ovviamente resta fuori dalla nostra osservazione chi sia dedito al commercio dei funghi eventualmente raccolti.
Tutto ciò per significare che ai più resta incomprensibile l'atteggiamento che le persone del luogo hanno riguardo la raccolta dei funghi.

LA PARTENZA.
A costo di risultare una bestemmia per coloro che soffrono di insonnia la partenza per la raccolta dei funghi è quasi sempre concentrata al mattino presto. Quanto presto? mai abbastanza! Si hanno notizie di raccoglitori di funghi partiti prima dell'alba: orario in cui, è risaputo, grazie a buio, è molto più semplice (?) scorgere i funghi nella fitta vegetazione locale.
Con ciò un raccoglitore che si rispetti non confesserà mai di essere diretto nel bosco a raccogliere funghi; colto all'atto della partenza, alla domanda: "dove vai?" può rispondere nell'ordine con:
§ vado a fare una commissione;
§ vado a fare la gavella per i conigli (per i non indigeni la gavella è un fascio di frasche con il quale si alimentano i conigli) da cui non si comprende il canestro sottobraccio visto che per trasportare una media gavella occorre almeno un uomo di media robustezza che se la carichi sulle spalle;
§ vado a controllare che non sia entrato il cinghiale nel mio terreno di ................ (quantomeno insolito visto che il terreno sopra menzionato è incolto improduttivo a far data dall'ultimo conflitto bellico);
§ vado a pulire un sentiero in ...............
§ ecc. ecc.
Da non dimenticare che qualora le avverse condizioni meteorologiche non consentano di muoversi alla stregua della "partenza intelligente nel mese d'agosto" non è raro (testimone chi scrive queste righe) vedere raccoglitori di funghi che partono nel pomeriggio vestiti quasi da cerimonia e si dirigono in senso contrario rispetto alla strada che li condurrebbe sulla strada dei funghi. Allungano così il percorso di 30 - 50 chilometri e si cambiano gli abiti strada facendo, coltivando la vana speranza di essere riusciti a deviare i sospetti.

STRATEGIA DELLA RACCOLTA
Un buon cercatore di funghi cerca sempre e comunque di parcheggiare l'automobile vicino al luogo in cui raccoglie i funghi e questo, principalmente, per due motivi:
§ cerca di tenere sotto controllo la vettura in quanto, nel delirio collettivo, non sono rari - in territorio nemico- atti di vandalismo ai veicoli tali da suscitare l'invidia di un black block affamato e sotto minaccia di un agente di pubblica sicurezza;
§ in caso di buona raccolta può periodicamente svuotare il cestino utilizzando il bagagliaio dell'auto garantendo così un cestino mediamente vuoto. Questo gli permette, qualora qualcuno lo incrociasse strada facendo, di sostenere la tesi di aver trovato pochi funghi ottenendo il duplice risultato di scoraggiare l'occasionale interlocutore o, quanto meno invogliarlo a dirigersi in altro luogo. Il cercatore espertissimo e senza scrupoli non solo sosterrà la tesi che in quel punto non ce ne siano ma, con l'arte recitativa di Ugo Pagliai, gli dirà anche: "Qui, per l'amor di Dio neanche uno! .... gli unici che ho trovati ( e non può negare perché sono i tre che ha nel cestino ) li ho trovati ............................. " E qui scatta la conoscenza del luogo perché l'indigeno nominerà l'unico posto dove, a memoria di uomo e di scritto ufficiale, non sia mai stata raccolta neppure una amanita falloide. Spesso il fungaiolo occasionale abbocca e torna a casa con un canestrino di pigne che una volta aperte risulteranno prive del più minuscolo pinolo.

IL RITORNO
Per il ritorno a casa, ovviamente, il cercatore provetto spera sempre in una qualche epidemia che costringa in casa gli altri compaesani: quindi che sulla piazza non ci sia nessuno sennò rischia di dover rendere conto.
Qualora si trovi a transitare dinanzi agli altri, al ritorno dalla raccolta dei funghi, la casistica produce le seguenti risultanze:
§ nel 97,5% dei casi il fungaiolo riesce a passare davanti agli altri, senza fermarsi, transitando sulla piazza ( a bordo di una Fiat Panda 30 di colore indefinito, che viaggia a tre cilindri e alimentata a benzina agricola ) ad una velocità che è stata calcolata appena appena al di sotto di quella registrata dalla Williams BMW di Juan Pablo Montoja alla fine del rettilineo di partenza del circuito di Hokenhaim, durante le prove ufficiali del sabato;
§ nel 2% dei casi viene fatto fermare ma simula improvvise coliti con minaccia di esplosione dinanzi agli astanti (che, a titolo cautelativo, lo lasciano andare);
§ nello 0,5% dei casi viene fermato, interrogato ed alla domanda di aprire il portello dell'auto dichiara 1) di non aver trovato funghi; 2) che la serratura del portellone si è rotta proprio quella mattina e non è possibile aprirlo.

In conclusione di tutto ciò, il bravissimo cercatore - per sua dichiarazione - avrà trovato all'incirca due o tre funghi, già in parte marci. Non si capisce come mai se il cercatore vi invita a mangiare a casa propria, per trecento giorni durante l'anno, aprirà trecentodieci barattoli di funghi sott'olio di palese produzione artigianale. Qui scatta nuovamente il genio del cercatore: al vostro primo sguardo incuriosito Vi dirà: "sono comprati, non li ho mica trovati! .... è che si è staccata l'etichetta". In caso di impossibilità di sostenere tale tesi i barattoli in questione gli saranno stati regalati da uno che ............... "Dio solo sa dove li trova e te lo dicesse mai una volta!!!!!!!"