Aspetti
deteriori,
non solo del trovastino,
ma anche degli abitanti del circondario
Tendezialmente, eccetto rari ma documentati casi,
il Trovastino è mediamente di animo buono, disponibile
ed accondiscendente.
Una peculiarità però fa degenerare
improvvisamente e, per fortuna in modo reversibile, la psiche
del Trovastino (e limitrofo) medio: la raccolta dei funghi.
Occorre fare una doverosa premessa. Alcuni atteggiamenti
di riservatezza su tale pratica sono forse riconducibili alle
condizioni economico-alimentari dei decenni passati. Ad inizio
'900, ed anche prima, trovare ed accapparrarsi una buona dose
di funghi poteva voler dire garantire un pasto alla propria famiglia,
pertanto atteggiamenti ostili e di rivalità sono quanto
mai giustificabili se rappportati a tali epoche.
Attualmente, ringraziando la Provvidenza, sono pressocché
nulli i casi di indigenza quindi, a rigor di logica, la raccolta
di funghi è un'attività che si svolge per passatempo
o per respirare aria buona piuttosto che per garantire, come detto,
un pasto. Ovviamente resta fuori dalla nostra osservazione chi
sia dedito al commercio dei funghi eventualmente raccolti.
Tutto ciò per significare che ai più resta incomprensibile
l'atteggiamento che le persone del luogo hanno riguardo la raccolta
dei funghi.
LA PARTENZA.
A costo di risultare una bestemmia per coloro che soffrono di
insonnia la partenza per la raccolta dei funghi è quasi
sempre concentrata al mattino presto. Quanto presto? mai abbastanza!
Si hanno notizie di raccoglitori di funghi partiti prima dell'alba:
orario in cui, è risaputo, grazie a buio, è molto
più semplice (?) scorgere i funghi nella fitta vegetazione
locale.
Con ciò un raccoglitore che si rispetti non confesserà
mai di essere diretto nel bosco a raccogliere funghi; colto all'atto
della partenza, alla domanda: "dove vai?" può
rispondere nell'ordine con:
§ vado a fare una commissione;
§ vado a fare la gavella per i conigli (per i non indigeni
la gavella è un fascio di frasche con il quale si alimentano
i conigli) da cui non si comprende il canestro sottobraccio visto
che per trasportare una media gavella occorre almeno un uomo di
media robustezza che se la carichi sulle spalle;
§ vado a controllare che non sia entrato il cinghiale nel
mio terreno di ................ (quantomeno insolito visto che
il terreno sopra menzionato è incolto improduttivo a far
data dall'ultimo conflitto bellico);
§ vado a pulire un sentiero in ...............
§ ecc. ecc.
Da non dimenticare che qualora le avverse condizioni meteorologiche
non consentano di muoversi alla stregua della "partenza intelligente
nel mese d'agosto" non è raro (testimone chi scrive
queste righe) vedere raccoglitori di funghi che partono nel pomeriggio
vestiti quasi da cerimonia e si dirigono in senso contrario rispetto
alla strada che li condurrebbe sulla strada dei funghi. Allungano
così il percorso di 30 - 50 chilometri e si cambiano gli
abiti strada facendo, coltivando la vana speranza di essere riusciti
a deviare i sospetti.
STRATEGIA DELLA RACCOLTA
Un buon cercatore di funghi cerca sempre e comunque di parcheggiare
l'automobile vicino al luogo in cui raccoglie i funghi e questo,
principalmente, per due motivi:
§ cerca di tenere sotto controllo la vettura in quanto, nel
delirio collettivo, non sono rari - in territorio nemico- atti
di vandalismo ai veicoli tali da suscitare l'invidia di un black
block affamato e sotto minaccia di un agente di pubblica sicurezza;
§ in caso di buona raccolta può periodicamente svuotare
il cestino utilizzando il bagagliaio dell'auto garantendo così
un cestino mediamente vuoto. Questo gli permette, qualora qualcuno
lo incrociasse strada facendo, di sostenere la tesi di aver trovato
pochi funghi ottenendo il duplice risultato di scoraggiare l'occasionale
interlocutore o, quanto meno invogliarlo a dirigersi in altro
luogo. Il cercatore espertissimo e senza scrupoli non solo sosterrà
la tesi che in quel punto non ce ne siano ma, con l'arte recitativa
di Ugo Pagliai, gli dirà anche: "Qui, per l'amor di
Dio neanche uno! .... gli unici che ho trovati ( e non può
negare perché sono i tre che ha nel cestino ) li ho trovati
............................. " E qui scatta la conoscenza
del luogo perché l'indigeno nominerà l'unico posto
dove, a memoria di uomo e di scritto ufficiale, non sia mai stata
raccolta neppure una amanita falloide. Spesso il fungaiolo occasionale
abbocca e torna a casa con un canestrino di pigne che una volta
aperte risulteranno prive del più minuscolo pinolo.
IL RITORNO
Per il ritorno a casa, ovviamente, il cercatore provetto spera
sempre in una qualche epidemia che costringa in casa gli altri
compaesani: quindi che sulla piazza non ci sia nessuno sennò
rischia di dover rendere conto.
Qualora si trovi a transitare dinanzi agli altri, al ritorno dalla
raccolta dei funghi, la casistica produce le seguenti risultanze:
§ nel 97,5% dei casi il fungaiolo riesce a passare davanti
agli altri, senza fermarsi, transitando sulla piazza ( a bordo
di una Fiat Panda 30 di colore indefinito, che viaggia a tre cilindri
e alimentata a benzina agricola ) ad una velocità che è
stata calcolata appena appena al di sotto di quella registrata
dalla Williams BMW di Juan Pablo Montoja alla fine del rettilineo
di partenza del circuito di Hokenhaim, durante le prove ufficiali
del sabato;
§ nel 2% dei casi viene fatto fermare ma simula improvvise
coliti con minaccia di esplosione dinanzi agli astanti (che, a
titolo cautelativo, lo lasciano andare);
§ nello 0,5% dei casi viene fermato, interrogato ed alla
domanda di aprire il portello dell'auto dichiara 1) di non aver
trovato funghi; 2) che la serratura del portellone si è
rotta proprio quella mattina e non è possibile aprirlo.
In conclusione di tutto ciò, il bravissimo
cercatore - per sua dichiarazione - avrà trovato all'incirca
due o tre funghi, già in parte marci. Non si capisce come
mai se il cercatore vi invita a mangiare a casa propria, per trecento
giorni durante l'anno, aprirà trecentodieci barattoli di
funghi sott'olio di palese produzione artigianale. Qui scatta
nuovamente il genio del cercatore: al vostro primo sguardo incuriosito
Vi dirà: "sono comprati, non li ho mica trovati! ....
è che si è staccata l'etichetta". In caso di
impossibilità di sostenere tale tesi i barattoli in questione
gli saranno stati regalati da uno che ............... "Dio
solo sa dove li trova e te lo dicesse mai una volta!!!!!!!"
|