Agricoltura
a Trovasta
A Trovasta non ci si può lamentare di quello
che la terra restituisce sotto forma di raccolto, se si è
razionalmente seminato. Negli orti locali fanno bella mostra di
se, a seconda delle stagioni, parecchi generi ortofrutticoli:
pomodori, cipolline, melanzane, peperoni, carciofi, cavoli, patate,
pesche ,ciliege ecc. Da non dimenticare che è massiccia
la coltivazione delle olive e la produzione dell'olio extra vergine
che, per tipologia di piante e situazione climatica è -
e scusate se è poco,- il più buono del mondo
Tutto questo anche perché, lo dobbiamo ammettere, il medio
Trovastino è un buon agricoltore!
L'unica cosa che non può essere spiegata è la tecnica
di semina e gestione del terreno. Facendo un esempio numerico
possiamo tranquillamente affermare che su cinque agricoltori interpellati
otterrete almeno quindici risposte differenti su tecniche di semina
e cura successiva.
Due esempi su tutti:
1) NON SI ZAPPA COSI!!! Alcuni anni fa, un giovane
che voleva fare una sorpresa ai suoi genitori ed ai nonni decise
che avrebbe seminato due solchi di fagioli nell'orto casalingo.
La prima controindicazione fu che l'orto in questione era proprio
sul bordo della strada. Il fatto di esporsi alla mercé
di tutti i passanti causò l'ilarità dei suoi coetanei
e i risolini di scherno degli "anziani" del paese. Successe
infatti che il giovane in questione cominciò a dissodare
il terreno come imparato sui testi di tecnologia rurale studiati
a scuola.
Passa il primo anziano del paese: si ferma, ride, lo guarda, sale
sul primo gradino della cattedra e si rivolge con aria professorale
allo sventurato: "Non si zappa con il sedere a valle! Devi
stare con il sedere a monte!". Il giovane non fa domande,
ringrazia per il "prezioso" consiglio e, ruotando di
180° inizia a zappare con il sedere a monte, credendo si tratti
di un motivo religioso. Passano alcuni minuti; altro anziano del
paese: si ferma, sghignazza, sale sul secondo gradino della cattedra
e si rivolge - con aria da "Dottore in frantumazione della
zolla" - allo sventurato: "Non si zappa con il sedere
a monte, sennò ti fai ombra!!". Il giovane non capisce
ma non fa domande: ha un inizio di crisi ma riesce a camuffare
bene; ruota nuovamente di 180° e ricomincia a zappare con
il sedere a valle, dubitando si tratti di motivi religiosi.
Trascorrono dieci minuti: terzo agricoltore professionista: si
ferma, inorridisce sghignazzando con aria sarcastica, sale direttamente
sulla cattedra e - con la stessa sicurezza che avrebbe il Dio
pagano dell'aratro sentenzia: "Non si zappa così!!!
Devi andare avanti mettendo i piedi dove hai appena zappato!!
E poi devi stare con il sedere di lato non a monte o a valle!!!"
Il ragazzo ringraziò ed appena il Dio dell'aratro fu lontano
smise di zappare.
Inspiegabilmente, in quella stessa porzione d'orto, da quel giorno
è visibile una simpatica pavimentazione in cemento.
2) TEORIE SULLA TECNICA DI COLTIVAZIONE E
GESTIONE DEL TERRENO.
Nelle aree urbane, l'incontro nei bar e negli altri posti di ritrovo,
è occasione di dibattere sulla politica o sul campionato
di calcio. In un'area agricola è ovvio che l'argomento
principe resti "il raccolto". Questo è molto
positivo sennonché, mentre in ambito urbano il dibattito
calcistico è limitato al "Processo del Lunedì"
con qualche strascico all'"Appello del Martedì",
è indubbio che, a Trovasta, ci sia almeno un'udienza quotidiana
nel dibattimento che vede contemporaneamente tutti imputati e
giudici nello stesso tempo. Il pubblico ministero in genere attacca
con accuse del tipo:
"tu hai messo già oggi la girandola per innaffiare
le patate ma siccome la luna nuova ci sarà solo martedì
dovevi metterla mercoledì".
La difesa contrattacca: "Sì ma fino a mercoledì
le patate non ce l'avrebbero fatta perché sono settimane
che non piove".
Accusa: "Non è vero, l'altra notte ha piovuto!"
Difesa: "Avrà piovuto nel tuo letto perché
io non me ne sono accorto" (N.d.R.: da notare la sottigliezza
perché con questo "insulto" si insinua che l'interlocutore
soffra di incontinenza)
Accusa: "Non te ne sei accorto perché sarai stato
carico (N.d.R. carico di vino, ubriaco)"
Difesa: "Mai come te che hai messo i pomodori troppo vicini
uno all'altro!!"
N.d.R.: come vedete l'accusa si è auto proclamata pubblico
ministero lanciando un'accusa propria.
La cosa divertente è che una discussione di questo tipo
può andare avanti parecchi e parecchi minuti, suscitando
l'ilarità degli altri presenti: n.b. una discussione di
questo tipo avviene ovviamente nel dialetto locale ma, per esigenze
telematiche la riportiamo in italiano. Per la versione del sito
in inglese occorre ancora un po' di pazienza.
|